La corda

Elemento importantissimo per ogni arco: per poter trasferire maggiore energia alla freccia deve essere più leggera e meno elastica possibile. Le aziende che le producono rincorrono da decenni il mito della corda totalmente “inestendibile” e da diversi anni utilizzano il DYNEEMA come miglior materiale disponibile.

Naturalmente una corda di questo genere fornisce grandi vantaggi in termini di velocità della freccia ma necessita che l’arco sia costruito appositamente per sopportarla. Archi non appositamente strutturati potrebbero rompersi molto facilmente. Per questo su qualsiasi arco di vecchia costruzione o non appositamente garantito, si utilizzano corde nel collaudato materiale DACRON più elastico.

Il Picchio Testarossa è garantito per l’uso di qualsiasi corda ed è equipaggiato da corde in Dyneema 8125, con il numero di fili minimo e la lunghezza del serving centrale ridotta al necessario per pesare il meno possibile.

Le corde di tipo FLEMISH, anche se più belle esteticamente, necessitano di parecchi giri di attorcigliamento che le rendono leggermente più elastiche e ne pregiudicano la efficienza. Il numero di giri di torsione ideale di una corda dovrebbe essere tra 10 e 30. Senza attorcigliamento la corda rischia di essere meno areodinamica e con troppo rischia di diventare elastica. E’ molto importante che i giri di attorcigliamento vengano dati nel giusto verso concordi con le spirali del serving che possono essere osservate da molto vicino. Nel giusto senso le spirali del serving si devono serrare mentre al contrario il serving si allenta e rischia di muoversi o aprirsi presto.

La corda va regolarmente incerata e controllata nella sua integrità. Montare una corda danneggiata potrebbe essere molto pericoloso e la sua rottura può causare danni all’arciere e all’arco. Sopratutto la zona dei Loop (gli anelli che si infilano sui tips) è soggetta a sforzi molto elevati.

Una precoce usura dell’avvolgimento che la protegge in questa area potrebbe indicare che la zona dei tips a contatto con la corda ha qualche anomalia della vernice e la logori eccessivamente. In questo caso bisogna provvedere a rilucidare e, se necessario, stendere nuova vernice su questa zona che è soggetta ad una pressione particolarmente alta.

La distanza della corda dall’arco è detta BRACE HEIGHT e ha influenza sul funzionamento dell’arco. Modificarla non prevede nessun rischio e quindi possiamo tranquillamente fare delle prove. Per modificare questa distanza la corda va attorcigliata o disattorcigliata per modificarne la lunghezza di pochi millimetri; se necessario bisogna passare ad una corda di lunghezza diversa. Bisogna tener presente che una distanza minore (corda più lunga) migliora la resa meccanica ma peggiora la stabilità e viceversa. Se guardiamo agli archi costruiti 50 anni fa, difficilmente funzionavano bene con un Brace inferiore a 10 pollici. Di recente il miglioramento tecnologico rende possibile utilizzare Brace molto più corti.

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La misurazione va fatta dall’incavo della grip al Pivot Point e si usano i pollici. Per il Picchio Testarossa consiglio 6,9-7,1 per il riser 430 e 7,2-7,5 per il riser da 500 ma, come dicevo, non esistono rischi se si vuole sperimentarne di diversi. Naturalmente se per raggiungere la distanza voluta fosse necessario dare troppi o troppo pochi giri di torsione, sarebbe meglio passare ad una corda di misura diversa.

A proposito di misure, vale la pena spiegare come funziona la misurazione delle corde. Come sapete nel nostro sport viene usato il sistema Anglosassone di misure (pollici, libbre, ecc) detto anche Imperiale, che ha diverse “stranezze”. A parte l’uso dei pollici, potrebbe sembrare sensato misurare semplicemente la lunghezza della corda per denominarla e quindi una corda da 60″ si potrebbe pensare che sia lunga 60 pollici, invece no.

Per corda da 60″ si intende una corda adatta ad un arco da 60 pollici, ma come si misura un’arco? Per la lunghezza della corda una volta caricato penserete… Invece no. Si misura percorrendo il suo lato verso il bersaglio e seguendone le curve. Di conseguenza due archi da 60 pollici possono aver bisogno di corde molto diverse e non si riesce mai a sapere quale sia la corda giusta per il proprio arco.

Per quanto riguarda il Picchio Testarossa, queste sono le misure reali:

58″=1390mm,

60″=1450mm,

62″=1490mm,

64″=1545mm.

Per quanto riguarda il PUNTO DI INCOCCO, è necessario che sia nel punto giusto, che non si muova e che sia più piccolo e leggero possibile.

Sconsiglio ASSOLUTAMENTE quelli metallici. Un buon modo per realizzarlo è di usare del filo di Dacron NON cerato, bagnare di colla la zone del serving e procedere facendo un nodo semplice, poi tirare molto forte per stringerlo, e farne un altro dalla parte opposta e di nuovo uno dalla prima parte.

Non raddoppiare in nodo per non creare un “pallino” esterno che darebbe fastidio. tirare ancora molto forte per serrare i nodi.

Tagliare i fili con una forbicina molto affilata, per non smuovere i nodi, lasciando una “miccia” di circa 5mm. Dare fuoco alle micce bloccando il filo sciolto intorno ai nodi.

Per ulteriori informazioni sulle corde QUESTA è una pagina molto interessante di Riccardo Franzi e troverete molte altre cose interessanti sul suo blog.