La penna indice

Dove indica la penna indice?

Ho voluto approfondire questo argomento perchè amo il “TAPPETINO” (shelf rest) sulla base della finestra e ritengo sia la soluzione migliore e più appropriata per un arco tradizionale. Sono convinto che, tecnicamente, funzioni altrettanto bene di qualsiasi rest. Ma come possiamo utilizzarlo al meglio?

Ecco la mia tesi e la scoperta di cui vado orgoglioso. Spesso ci viene detto “si fa così!… perché tutti hanno sempre fatto così”. Questo é uno dei casi che ho voluto indagare.

Stiamo parlando di come la freccia si “incocca” sulla corda. Avendo solo tre penne, la loro posizione non può risultare simmetrica rispetto alla corda. Una resta a 90 gradi da una parte. Questa penna viene comunemente detta “penna indice” o, tempo fa, “penna del gallo”. Ha, di solito, un colore diverso dalle altre due proprio per essere individuata a colpo d’occhio (io le ho sempre preferite tutte e tre dello stesso colore). Ci è sempre stato suggerito di tenere la penna indice dalla parte opposta dell’arco, cosicché le altre due restino piatte contro la finestra. Sarà proprio la scelta migliore?

Ho approfondito l’argomento controllando bene dove e come le penne urtano arco e tappetino durante il passaggio. A causa del “Paradosso dell’Arciere” la freccia passa 8-10 mm lontana dalla finestra.

Le penne naturali sono abbastanza soffici da adattarsi durante il passaggio sul tappetino ma, alla lunga, si possono vedere segni di usura su entrambi. Questi urti hanno sicuramente qualche effetto negativo sul volo della freccia.

Per questa ragione ho verificato che, tenendo la penna indice VERSO L’ARCO, il volo è migliore.

Ho realizzato questo disegno per visualizzare la mia tesi:

Da quando ho fatto questa scoperta, nel 1991, ho modificato la mia attrezzatura in questo modo:

  • Prima cosa incocco la freccia al contrario, questo è abbastanza facile.
  • Secondariamente ho modificato la base finestra del mio arco per renderla più stretta possibile.

Se usiamo una asta di 6mm di diametro, significa che essa appoggia sul tappetino a 3mm dal laterale. Quindi un tappetino largo 8-9mm è più che sufficiente per trattenerla prima dello sgancio. Considerando che la freccia passerà, con la sua zona penne, 8-10mm più all’infuori, ne consegue che il range della larghezza ottimale del nostro appoggio dovrà essere entro i 12mm per non costituire un’intralcio al passaggio della piuma inferiore.

Le misure possono variare per aste di diametro o flessibilità diversa e questo discorso non ha nessun valore per l’uso di un rest.

Per tutti questi anni ho consigliato questa soluzione a tutti gli amici durante le gare, i miei stages, i raduni, ecc. E’ stata davvero una soddisfazione quando, nei raduni internazionali, ho sentito definire questo modo di incoccare la freccia “THE ITALIAN WAY” (alla maniera Italiana).

Di seguito le foto dell’esperimento con cui si possono verificare i dettagli pratici di questo argomento:

Ho incollato sulla base della finestra di un arco una striscia di cartoncino da disegno larga circa di 15mm.


Ho tinto il bordo della penna con un pennarello a vernice rossa, di quelle che non asciugano subito.


Dopo aver tirato la freccia incoccata alla vecchia maniera risulta evidente dove la penna inferiore ha urtato il tappetino cartaceo, 10mm. all’esterno.


Ripeto un tiro con un PICCHIO che ha la base finestra stretta come da mio progetto e si vede che l’urto e’ avvenuto 2 mm dopo l’inizio della scarpata


Questo e’ quanto succede, in pratica, al passaggio di una freccia incoccata alla vecchia maniera, con penna indice verso l’esterno dell’arco.


Questo quello che succede quando passa sul tappetino una freccia impennata come io consiglio (con penna indice verso l’arco)